12.06.25 – 170 scatti di Alfred Eisenstaedt – Camera fino al 21 settembre 2025

Se dovessimo chiedere, anche a molti appassionati di fotografia, chi è Alfred Eisenstaedt, probabilmente incontreremmo per lo più sguardi persi, alla ricerca nelle pieghe della memoria, e raramente un “ma certo, l’autore del “bacio di Times Square”.

Se facessimo invece vedere a tantissime persone la fotografia in questione, tutti potrebbero sinceramente dire di averla già vista.

Sì, perché l’autore di questa famosissima immagine, usata come il prezzemolo, è proprio il nostro Alfred Eisenstaedt.

Tedesco di origine ebraica, nacque nel 1898 nell’attuale Polonia (ex Prussia occidentale), riparato negli Stati Uniti nel 1935, trova la sua fortuna nella collaborazione con la celebre rivista Life.

“Questo è il tipo di fotografia che vogliamo” gli rispose la Redazione, e così nella sua vita di fotoreporter produsse circa 2500 servizi e fece la copertina per oltre 90 volte.

Non male per un fotografo professionista che però viveva la fotografia in modo amatoriale, amando anche le foto naturalistiche.

Si tratta certamente di uno dei Grandi della storia della fotografia, ma come si è detto, poco conosciuto nella sua produzione.

Anche per questo motivo, Camera, Centro italiano per la Fotografia, propone a Torino, nelle sue sale in via delle Rosine 18, dal 13 giugno al 21 settembre 2025, una notevole raccolta di 170 immagini, curata dalla brava Monica Poggi e ottimamente stampate dalla torinese Emozioni Fine Art di Davide D’Angelo.

La mostra scorre piacevolmente dalle primissime immagini adolescenziali realizzate con la Kodak, regalatagli da uno zio, lungo tutta la sua vita.

Dallo scatto a un torvo e minaccioso Goebbels, all’incontro tra Hitler e Mussolini, dalle immagini dell’aristocrazia a St.Moritz a quelle delle ballerine ispirate a Degas.

Il suo sguardo è insieme poetico ed ironico, dal sapore sempre spontaneo, candid.

Il suo stile ed il suo linguaggio evolvono dopo il trasferimento negli USA, dove registra con uguale dinamismo il fermento della crescita industriale e sociale.

Sono di questo periodo gli scatti per le strade, dinamici, mossi, senza ricerca di composizione ad ogni costo.

Dopo la guerra viaggia in Giappone (mirabile e struggente il ritratto della donna con bambino a Hiroshima), e in Europa, registrando anche qui i cambiamenti tra il prima e il dopo la guerra stessa.

A differenza di importanti fotografi dell’epoca e punti di riferimento nel mondo della fotografia, tra cui la collega di “Life” Margaret Bourke-White, Eisenstaedt non documenta la guerra ma ritrae le ragioni e le conseguenze generate nelle società, raccontandone il declino e la rinascita.

Il fotografo realizza anche servizi per raccontare le conseguenze dei conflitti in diversi paesi, come l’Etiopia ripresa prima e dopo l’invasione imperialista italiana, il Giappone dove l’imperatore Hirohito in abiti civili osserva le rovine lasciate dallo scoppio delle due bombe atomiche e Israele fotografato all’indomani della sua nascita.

In mostra si trova anche una sezione dedicata ai ritratti di personaggi famosi realizzati fin dai primi anni di carriera, con leader politici e celebrità che hanno segnato il secolo. Fra queste troviamo Sophia Loren, il cui scatto in lingerie, apparso sulla copertina di “Life” nel 1966, suscitò scandalo o quelle di Maria Telkes, Albert Einstein e J. Robert Oppenheimer, che ci offrono il suo sguardo su alcune delle menti più brillanti del Novecento. Anche in questo contesto emerge l’evoluzione umana delle figure ritratte: Oppenheimer, in particolare, è ritratto per la prima volta nel 1947 con sguardo spavaldo e poi ancora nel 1963, questa volta con l’espressione stravolta dal peso delle conseguenze delle sue ricerche.

Quella di CAMERA è dunque una preziosa riscoperta di un maestro della fotografia, proposta attraverso gli scatti più famosi e quelli meno noti, che rivelano tutte le sfaccettature della sua opera: non uno ma tanti Alfred Eisenstaedt.

dal 13 giugno al 21 settembre 2025

 

CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia

Via delle Rosine 18, Torino

Per info (orari, biglietti, catalogo) riferirsi al sito di Camera: www.camera.to

Pubblicato in arte, Fotografia e taggato , , , , , .